giovedì 16 settembre 2010

Tra chiusure e alternanza di turni a Bagheria si sta in coda anche in farmacia

Chi lo ha vissuto sulla propria pelle in questa estate Bagherese sa bene di cosa si sta scrivendo: le ormai famose code in farmacia stile supermercato, di fantozziana memoria. A dire il vero è questo un fenomeno che in realtà si ripete ormai sempre più frequentemente, anche ben oltre le canoniche ferie estive, ove le farmacie si alternano in un andirivieni di chiusure e aperture. Un fenomeno in crescente diffusione allora. E credo che molti abbiano vissuto direttamente l’esperienza in cui ci si deve munire di numerino, così come già si fa alle poste o in banca, con la differenza però che qui in ballo c’è la salute e i farmaci, cioè beni primari e spesso di assoluta necessità. Bagheria è colma di gente che popola ogni angolo delle sue strade. Un grosso agglomerato umano le cui propaggini si allargano e attaccano col cemento le campagne e i ricordi dei giardini di limoni, che ormai popolano forse solo le memorie di alcuni adulti e anziani. Perchè allora non considerare la possibilità di aprire nuove farmacie a Bagheria? Perchè non lo si è ancora fatto? Perchè non allargare la fascia di farmaci vendibili nelle parafarmacie già presenti a Bagheria ma ancora insufficienti per soddisfare le esigenze di un bacino di utenza molto esteso? Anche questi aspetti concorrono alla valutazione della qualità di vita di una cittadina e certamente per Bagheria questo non le garantisce la sufficienza.

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